Il punto di partenza scelto, per questo giro è Omegna e più esattamente Piazzale Lodi che si trova nel quartiere Bagnella è stato scelto perché c'è un ampio parcheggio che è poco distante dal lungo lago e proprio per questo è più facile trovare posto. Tenete comunque presente che sono luoghi molto frequentate da turisti e per le passeggiate sul lungo lago, quindi, arrivare presto, al mattino, aiuta molto.

Si cominci a pedalare raggiungendo il lungo lago, dove si gira a sinistra, si percorre la ciclabile sino a uscire da Omegna poi lungo la statale si arriva sino a Pattenasco dove si segue il lungo lago per tornare sulla statale poco più avanti si continua su di essa sino ad abbandonarla di nuovo per percorre il promontorio di Orta S. Giulio, si torna ancora sulla statale sino in cima al lago, a Buccione Nuovo dove, finalmente, si abbandona definitivamente la statale per scendere su una impegnativa, ma breve, discesa sassosa seguendo le indicazioni "Anello Azzurro" "Giro Lago" si continua sino a tornare su strada, ma poco trafficata e raggiungere prima Pella e più avanti Ronco Inferiore dove sulla sinistra si innalza un sentiero, al limite della pedalabilità, che  sale sino a Ronco Superiore (Chiesetta) qui il sentiero diventa più pedalabile e prosegue nel bosco a mezza costa, passando da Colma, da Oira e da Brolo dopo il quale si torna a pedalare su strada e giù in discesa seguendo le indicazioni per Omegna ma prima di essa si troveranno, sulla destra quelle per Bagnella che seguite portano al punto di partenza.

Il giro del Lago D' Orta è di circa 44 km e di per se un bel giro, bei paesaggi. Il percorso, segnato come "Anello Azzurro" "Giro Lago" si sviluppa, purtroppo, in gran parte su strade aperte al traffico, in pratica da Omegna a Buccione Nuovo si percorre la statale 229, a parte due brevi tratti a Pattenasco e a Orta S. Giulio. poi diventa un misto di sterrato e asfalto con un tratto impegnativo che va da Ronco inferiore a Brolo. Insomma bello si ma non esaltante, almeno a chi piace la Mountain Bike e ama lo sterrato e i sentieri e non vede di buon occhio asfalto e traffico automobilistico.  Il giro non è sempre ben segnato, alcuni tratti la segnaletica "Anello Azzurro" "Giro Lago" è inesistente in altri addirittura esagerata ma avendo il lago come riferimento è abbastanza intuitivo.