Dalla superstrada che da Gravellona Toce porta al Passo Del Sempione uscire a Crodo quindi seguirà la segnaletica " Val Formazza " sino a Baceno da dove parte la strada comunale, segnalata da una freccia, che sale sino all' alpe Devero. Giunti poco prima dell' alpe si trovano i parcheggi, che sono a pagamento.

Lasciata l'auto ci si dirige verso le piste da sci, le si supera e si arriva sino al ponticello, prima del villaggio di Pedimonte. Si attraversa il ponticello, che si trova sulla sinistra, e si sale nel bosco tenendo come riferimento il Rio Buscagna sino a raggiungere l'Alpe Misanco (m. 1.907). Giunti all' alpe Misanco si lascia la traccia principale, più frequentata, che si dirige verso Monte Cazzola, per salire alle spalle delle baite risalendo un ripido pendio che porta ai margini della valle Buscagna, sulla sinistra del lago Nero, si tiene la direzione sino a due piccole baite da dove ci si dirige verso una stretta gola, la si supera e si continua su percorso quasi obbligato sino a giungere nella parte alta della Valle Buscagna in spazzi aperti. Si continua in direzione S/E su ampi pendii che si risalgono cercando di rimanere sulla sinistra della valle, sino a vedere la piccola cima che si raggiunge senza particolari difficoltà. Per la discesa, abbiamo scelto di passare per il Lago Nero e per L'alpe Buscagna per poi arrivare alle spalle del villaggio di Pedimonte seguendo la sponda opposta a quella di salita, del Rio Buscagna.

L'alpe devero (m. 1.630) è il punto di partenza e la Punta D'Orogna (m. 2.447) la nostra meta, vi sono quindi 817 m. di dislivello che si salgono in circa 3 h. la difficoltà della salita e Bs (Buono Sciatore). Diciamo che oggi il tempo non è stato molto clemente; neve e scarsa visibilità hanno caratterizzato la giornata non permettendoci di godere del panorama che normalmente è bellissimo in questa zona. A chi volesse seguire il percorso da noi fatto consiglio di percorrerlo al contrario, cioè salendo alle spalle del villaggio di Pedimante, passando dall'alpe Buscana e scendendo verso l'alpe Misanco per evitare lunghi tratti dove bisogna racchettare su falsi piani nel corso della discesa.