Dalla superstrada che da Gravellona Toce porta al Passo Del Sempione uscire a Crodo quindi seguire la segnaletica " Val Formazza " e " Cascate del Toce " superate quest'ultime proseguire sino a raggiungere il Lago di Morasco, poi continuare sulla strada sterrata che lo costeggia sino a trovere una funivia di servizio in prossimità della quale, senza difficoltà, si può parcheggiare l'auto.

Dalla fine del Lago di Morasco (m.1.815), punto di partenza, ci si incammina seguendo le frecce che indicano il nuovo sentiero, con la scritta " Sabbioni" più avanti si troveranno anche quelle con "Rif. Mores" proseguire sino a raggiungere il Rif. C. Mores (m.2.505) da qui fare visita al Rif. Somma Lombardo (m.2.561) subito sopra, quindi scendere alla diga del Lago dei Sabbioni (m. 2.466) attraversarla e prendere il sentiero sulla sinistra che porta al Rif Claudio e Bruno (m.2.750) da dove parte un sentiero sulla destra del rifugio che porta al Rif. 3A (m. 2.960) alle spalle del quale si può scendere in un canalone sino alla Piana dei Camosci da cui si raggiunge il Rif. Città di Busto (m. 2.480) da qui prendere il sentiero che porta alla piana di Bettelmatt poi il sentiero che riporta al punto di partenza.

Per questa escursione si parte da quota 1.815 m. mentre il punto più elevato , il Rif 3A, è a quota 2.960 m. ci sono quindi 1.145 m. di dislivello da coprire. Occorrono circa 7h per compiere l'intero giro. Il percorso è di difficoltà E/E (escursionisti esperti) la maggior difficoltà è la discesa nel canalone alle spalle del Rif. 3A sino alla piana di  Bettelmatt che è su sfasciumi e resti di un ghiacciaio con qualche crepaccio e voragine creati dallo scioglimento del ghiaccio rimanente, non esiste un percorso da seguire bisogna puntare verso la fine del canalone e prestare molta attenzione, Questo tratto si potrebbe evitare ritornando sul sentiero usato per salire al 3A sino ad incrociare quello che va alla piana dei Camosci.
I Rifugi Claudio e Bruno e 3A ( Anna-Attilio-Alessandro) fanno parte dell'operazione Mato Grosso, gli utili di questi rifugi, gestiti da volontari, contribuiscono a finanziare delle missioni in Perù, Ecuador, Bolivia e Brasile. Per saperne di più visitare il sito dell' Associazione Don Bosco 3A.